Volontè & Co. pubblica la traduzione italiana di Afro-Cuban Rhytms For Drumset, il primo manuale a raccontare in modo organico l’origine storica e lo sviluppo sulla batteria dei meravigliosi ritmi afrocubani.

Era il 1990 quando Frank Malabe e Bob Weiner diedero alle stampe per la Manhatthan Music Publications un metodo corredato di audiocassetta destinato ai batteristi desiderosi di avvicinarsi con il piede giusto al variegato mondo dei ritmi afro-cubani, un mondo al quale la batteria si affacciava allora timidamente. 
Ne è passata tanta di acqua sotto i ponti da allora, e intere generazioni di batteristi – cubani e non solo, da Horacio “El Negro” Hernández a Dafnis Prieto, da Ignacio Berroa a Jimmy Branly – hanno seguito le orme lasciate dal mitico Changuito e hanno ‘sdoganato’ la batteria tra gli strumenti del già ricchissimo arsenale ritmico della musica afro-cubana. 

Grazie alla traduzione di Ricky Turco, responsabile nazionale del Modern Drums Institute, sezione batteristica del network didattico Modern Music Institute, è ora disponibile per i tipi di Volontè & Co. Ritmi Afro-Cubani per batteria, il primo metodo, oggi corredato di CD, che all’epoca non si limitava a fornire dei pattern ritmici sui quali esercitare mani e piedi, ma offriva un’introduzione storica e geografica per una più piena comprensione del contesto sociale e musicale in cui ritmi quali Songo, Conga, Mozambique, Cha-Cha-Cha, Mambo, Merengue, Guaguancó sono nati e si sono sviluppati.

Gli autori, i batteristi Frank Malabe (anche percussionista) e Bob Weiner, sono musicisti decisamente ferrati nel genere, potendo vantare centinaia di concerti e sedute di registrazione al fianco di nomi sacri del mondo latin – tra le collaborazioni di Malabe si annoverano tra gli altri Tito Puente, Willie Colón, Celia Cruz, Charlie Palmieri e Johnny Pacheco, mentre Weiner, oltre a suonare con Harry Belafonte, John Lucién e il sudafricano Hugh Masakela, ha per anni tenuto la cattedra di Third World for Drumset al Drummers Collective di New York. 

Accanto a loro nelle registrazioni allegate è possibile ascoltare due eccellenti percussionisti quali Louis Bauzo e Michael Spiro, per un CD in cui sono collezionate le esecuzioni di tantissimi ritmi ed esercizi, con e senza batteria, per uno studio il più possibile ‘autentico’ e filologico.

Il libro si apre con un’approfondita introduzione storica in cui si analizza l’evoluzione musicale a Cuba, Puerto Rico, Repubblica Dominicana e la diffusione dei rispettivi generi musicali nel territorio degli Stati Uniti. 
Quattro pagine da leggere con attenzione, importanti quanto le seguenti, in cui compaiono le prime note e i primi ritmi. 

Si comincia, nella Sezione 1, con i fondamentali ritmi in 6/8, tipici dell’Africa Occidentale e assai popolari a Cuba, 10 pagine in cui si analizzano nella loro versione originaria, per sole percussioni, e in quella adattata alla batteria, ritmi quali Bembé e Abakwá, che rappresentano un patrimonio condiviso anche con la musica di derivazione africana diffusa in tutta l’area dei Caraibi, in Brasile e nei barrios degli Stati Uniti. 

La sezione successiva affronta l’argomento fondamentale della Clave in tempo di 4/4 (di Rumba, di Son e la clave di una sola battuta, diffusissima a livello mondiale), mentre nella Sezione 3 si spiegano i ritmi essenziali di Palito e Cáscara

Della sezione 4 sono protagonisti i pattern e le figure che vanno eseguite sui diversi campanacci che non possono mancare nell’arsenale percussivo di un timbalero/batterista latin, mentre la sezione successiva è dedicata alla forma più popolare di rumba, il Guaguancó

Il tipico ritmo del carnevale cubano, la Conga, è protagonista della sezione 6, mentre nella successiva si parla del Mozambique, ritmo creato dal percussionista cubano Pello el Afrokán, ma curiosamente reso popolare prima nella sua versione ‘contaminata’ grazie al grande Steve Gadd

Nella sezione 8 si parla del primo ritmo creato espressamente per la batteria, il Songo; anche in questo caso, curiosamente, al grande pubblico è giunta prima la versione diffusa dal grande batterista Dave Weckl rispetto all’originale, firmata dall’allora maestro percussionista della band Los Van Van, Changuito. 

Una puntata a Santo Domingo ci attende nella Sezione 9, dove è protagonista il ritmo Merengue. L’ultima sezione didattica, la 10, ospita due ritmi per batteria liberamente ispirati a tutti quelli analizzati in precedenza e appositamente creati da Frank Malabe. 
Completano questo bel lavoro un glossario, una ricca discografia divisa per generi (musica religiosa, folclorica, popolare, ecc.) e un’utile bibliografia. 

Un lavoro perfetto per un primo e corretto approccio con la musica afrocubana vista dalla batteria, un modello ineludibile per i tanti libri sullo stesso argomento che sono stati pubblicati in seguito.
Maggiori informazioni sul sito di Volonté & Co.

Alfredo Romeo

Batterista jazz e latin, tra il 2001 e il 2017 ha diretto le principali riviste italiane dedicate alla batteria (Percussioni, Batteria, Drumset Mag). Appassionato anche di storia, da anni presenta nelle scuole di musica e nei conservatori Traps, incontro multimediale sulla storia della batteria.

RITMI AFRO-CUBANI PER BATTERIA

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